In questo speciale, Silvia Scopelliti, insegnante di yoga e divulgatrice di benessere, ci spiega perché i buoni propositi di inizio anno spesso falliscono e come possiamo sostituirli con un approccio più concreto e sostenibile. Attraverso il metodo SAME, Silvia propone una soluzione pratica e flessibile per costruire una quotidianità più consapevole, ridurre lo stress e trasformare davvero le nostre abitudini.
Di solito portiamo nell’anno nuovo grandi aspettative di cambiamento e rinascita. Vogliamo dei miglioramenti nella nostra vita e siamo motivati a far andare le cose diversamente. Pieni di entusiasmo, ci mettiamo a pensare ai buoni propositi che vorremmo realizzare, per esempio: «Da quest’anno mangerò meglio, farò più sport, mi prenderò più cura di me».
In questo articolo ti spiego perché i buoni propositi non funzionano e ti presento un’alternativa che puoi adottare al loro posto, un metodo che ti aiuta a costruire un anno significativo e consapevole. Si chiama metodo SAME e può diventare il tuo alleato per l’anno nuovo.
Perché i buoni propositi non funzionano?
I buoni propositi falliscono per cinque motivi principali:
- Sono troppi: facciamo una lista di tanti cambiamenti che vorremmo incorporare nella nostra vita, di colpo, da un mese all’altro.
- Sono generici: un proposito come «voglio essere più felice» oppure «voglio migliorare il rapporto con il mio corpo» non serve, perché il nostro cervello non riesce a convertire questi desideri in azioni chiare.
- Sono irrealistici: cambiare abitudini radicate da anni richiede tempo. La determinazione di gennaio non basta.
- Sono i buoni propositi di qualcun altro: in alcuni casi può capitare di far proprie le aspettative che qualcun altro ha su di noi. Questi propositi non funzioneranno, perché non sono davvero ciò che vogliamo.
- Sono troppo legati alla nostra motivazione: ci sentiamo molto motivati a gennaio, ma poi, già nei mesi successivi, percepiamo una flessione dei livelli di entusiasmo.
I buoni propositi falliscono perché non tengono conto della complessità delle nostre vite: non sono flessibili, sono troppo legati ai livelli di motivazione (che è naturale che oscilli) e non sono strutturati in azioni chiare.
Fiducia e metodo: gli ingredienti del cambiamento
Per fare un cambiamento reale e duraturo, servono due ingredienti: fiducia e metodo (principi alla base del metodo SAME).
La fiducia è essenziale: serve credere profondamente che sia possibile stare meglio, che possiamo prenderci più cura di noi stessi e migliorare la nostra vita. La fiducia da sola, però, non basta: è necessario anche un metodo, una guida pratica che aiuti a mettere in atto piccoli passi concreti con chiarezza e semplicità.
Proprio da questa consapevolezza nasce il mio libro, Il metodo SAME, in cui spiego il sistema che ho creato per aiutare a ridurre lo stress, vivere in modo più consapevole e creare un terreno fertile per sviluppare nuove abitudini.
Il metodo SAME è più di un metodo: ti spiega che c’è tanto che puoi fare per prenderti cura di te e vivere una vita soddisfacente anche se non disponi di ore di tempo libero ogni giorno.
Cos’è il metodo SAME?
SAME è l'acronimo di Silenzio, Attenzione gentile, Movimento, Emozioni. Ogni componente rappresenta un pilastro per costruire una routine quotidiana che non solo funziona, ma che ti sostiene nel tempo e ti permette di vivere con più serenità e consapevolezza. Nel libro trovi più di 40 esercizi per mettere in pratica il metodo e iniziare subito a prenderti più cura di te.
1. Silenzio
Viviamo immersi in un rumore costante, dentro e fuori di noi. Il silenzio è uno spazio prezioso che ci permette di ascoltarci, calmare la mente e dare priorità alle cose che contano davvero. Attraverso il silenzio, possiamo rallentare e iniziare a vedere le cose con chiarezza e un sano distacco. In questo capitolo spiego anche come meditare e propongo diverse meditazioni (sia scritte che audio).
Esercizio pratico: ogni mattina, appena sveglio, dedica cinque minuti all’ascolto del silenzio. Prova a individuare almeno 5 rumori e poi annotali. Associa a ogni rumore un’immagine e una sensazione che scaturisce da esso.
2. Attenzione gentile
L’attenzione gentile è la mia concezione di consapevolezza: la capacità di focalizzarci su qualcosa accettando eventuali errori, imprevisti e distrazioni. Non si tratta di fare tutto perfettamente, ma di essere presenti in quello che facciamo. Questo ci aiuta a ridurre lo stress e a vivere con maggiore consapevolezza. In questo capitolo offro diversi esercizi originali in cui spiego come è semplice essere mindful durante le situazioni più ordinarie come, ad esempio, quando siamo seduti in metro.
Esercizio pratico: durante un pasto, prova a mangiare con attenzione gentile. Nota i colori, i sapori, i profumi del cibo. Mangia lentamente, senza schermi davanti, godendoti il momento e accettando eventuali disturbi (come i rumori in strada, il citofono che suona o il fatto che si formano dentro di te pensieri relativi alle cose da fare subito dopo pranzo).
3. Movimento
Il movimento è essenziale per stare bene, ridurre lo stress ed essere più di buonumore. Non è necessario allenarsi per ore o seguire programmi estenuanti. È sufficiente una passeggiata consapevole o dedicare una manciata di minuti al giorno a un’attività fisica per sentirci subito più calmi e sereni. In questo capitolo spiego come individuare il tipo di attività più adatta a noi e poi racconto come iniziare a fare yoga, con dei tutorial di yoga passivo e due lezioni video (accessibili tramite codice QR).
Esercizio pratico: dedica almeno 10 minuti al giorno a un tipo di movimento che ti piace. Può essere ballare, fare yoga o semplicemente camminare in modo consapevole nel parco vicino a casa tua.
4. Emozioni
Le emozioni permettono di capirci meglio e individuare i nostri bisogni, ma spesso scegliamo di ignorarle o le reprimiamo. Il metodo SAME invita a riconoscerle, accoglierle e dialogare con esse, prima di lasciarle andare. Questo non solo ci rende più consapevoli, ma ci aiuta a capire meglio priorità e desideri.
Esercizio pratico: ogni sera, scrivi su un diario (journaling) immaginando di indirizzare le parole all’emozione più forte che hai provato durante la giornata. Rifletti su cosa l'ha scatenata e su come ti ha fatto sentire.
Perché il metodo SAME funziona?
Il metodo SAME non è un insieme di regole rigide o una lista di cose da fare. È un approccio flessibile che si adatta alle tue esigenze e al tuo stile di vita. Non importa quanto tempo hai a disposizione: anche pochi minuti al giorno possono fare la differenza.
Il metodo SAME non solo ti aiuta a ridurre lo stress e a vivere in modo più consapevole, ma prepara anche il terreno per implementare altre abitudini positive, come spiego nel capitolo finale del libro.
Quando la mente è calma, il corpo è rilassato e siamo consapevoli delle nostre emozioni diventa più facile introdurre cambiamenti sostenibili nella nostra vita. Che si tratti di migliorare l’alimentazione, imparare qualcosa di nuovo o coltivare una nuova passione, il metodo SAME fornisce la base da cui partire.
Nel mio libro Il metodo SAME ti accompagno passo dopo passo nell’implementazione di queste pratiche giornaliere. Ti spiego come integrare il metodo nella tua routine quotidiana e come superare le difficoltà che potresti incontrare.
Anziché iniziare il nuovo anno con dei buoni propositi, inizialo con un set di piccole azioni quotidiane che ti aiutano a prenderti più cura di te con gentilezza e costanza.
In questo modo, ti ricorderai del tuo valore mentre prosegui verso la meta che vuoi raggiungere.
A cura di Silvia Scopelliti
Il metodo SAME di Silvia Scopelliti
"Il metodo SAME nasce dalla mia esigenza di sapere cosa fare ogni giorno e di spiegare in modo semplice una routine che può essere applicata alla vita di ogni persona. Proporre di meditare un’ora al giorno a chi è fuori casa per lavoro 12 ore non avrebbe senso. Ho sempre pensato…
Silvia Scopelliti
Dopo una laurea e una carriera in finanza, ha seguito il suo cuore, cambiando vita. Ha viaggiato in Paesi come Nepal, Indonesia e India, dove si è certificata come insegnante …