16,06 €
-5%
«Di una cosa sono certo dopo tanti anni in questo settore: che per crescere nel cambiamento bisogna avere punti fermi, che io riconosco nei grandi rappresentanti della buona cucina e della buona accoglienza: i pilastri, come mi piace chiamarli. Ho condiviso numerosi libri con i pilastri del D’O, Alessandro, Davide, Wladimiro, Manuele, Riccardo, Filippo e Walter, e queste pagine vogliono essere una riflessione su come siamo rimasti fedeli a noi stessi nel cambiamento. Una riflessione e una festa. Penso a come abbiamo cominciato, vent’anni fa, parlando di cucina POP e quanto quest’ultima si sia evoluta fino a essere ancora oggi il nostro pane quotidiano che continua a mantenerci vivi, curiosi ed entusiasti. Voglio festeggiare i vent’anni del D’O anche con questo libro, in cui racconto parte della mia esperienza, della nostra esperienza, non so se la più interessante, di sicuro quella che vorrei trasmettere ai giovani: hanno sempre qualcosa da insegnarmi quando li incontro, vorrei restituire un po’ della fiducia che ripongo in loro.»
La passione deve essere il filo conduttore, l’approccio alla vita che funziona e che ogni giorno deve portare a dire “voglio quello che ho”, “voglio ancora quello che ho”. Questo volume celebra vent’anni del D’O, e lo chef Davide Oldani coglie l’occasione di questo traguardo per raccontare un cammino fatto di buona volontà, di un passo alla volta, di tante persone accanto, a bordo, di un lavoro fatto in squadra, con la continua voglia di innovare, di provare, di sognare…
La passione deve essere il filo conduttore, l’approccio alla vita che funziona e che ogni giorno deve portare a dire “voglio quello che ho”, “voglio ancora quello che ho”. Questo volume celebra vent’anni del D’O, e lo chef Davide Oldani coglie l’occasione di questo traguardo per raccontare un cammino fatto di buona volontà, di un passo alla volta, di tante persone accanto, a bordo, di un lavoro fatto in squadra, con la continua voglia di innovare, di provare, di sognare…
Davide Oldani
Davide Oldani, uscito dalla scuola alberghiera, ha cominciato subito a lavorare da Gualtiero Marchesi, poi l’esperienza internazionale: al Gavroche di Londra, e al Louis XV di Montecarlo, poi eccolo a …