Secondo William Butler Yeats, la lingua è la memoria collettiva naturale di un popolo. Questo libro, scritto a più mani da un gruppo di “innamorati della parola”, nonché studiosi, è un atto d’amore verso le lingue e la linguistica. Attraverso domande e risposte, ci aiuta a capire meglio non solo chi siamo e da dove veniamo, ma anche se è vero che la lingua è uno specchio in cui riconoscersi (o meno) e dove andremo domani. Come e perché cambia una lingua? Esistono davvero lingue “facili” e “difficili”? E la scrittura? Può una lingua influenzare la nostra visione del mondo? Che cosa sono le lingue “inventate”? Un emozionante viaggio, ricco di aneddoti e curiosità, fra le parole e fra i popoli, per scoprire alla fine che, anche se parliamo lingue diverse, siamo molto spesso più simili di quanto crediamo.