Le notti bianche
«Così è possibile che non ci vedremo mai più? Domani non potrò evitare di tornare quaggiù. Sono un sognatore; ho così poca vita reale che attimi come questo, come adesso, li considero una tale rarità che non posso non farli rivivere nei sogni. Fantasticherò di voi tutta la notte, tutta la settimana, l’intero anno.» «Bene» disse la fanciulla. «Forse domani verrò quaggiù, sempre alle dieci. Ne ho bisogno per me stessa. Ma ecco... be’, ve lo dirò in tutta franchezza: non ci sarà nulla di male se verrete anche voi. Solo, prima si deve stabilire un patto.» Due anime, la magia della notte. Tra confessioni, attese, speranze e disillusioni. Il romanzo “sentimentale” di Fëdor Dostoevskij, sospeso tra sogno e realtà.
Fëdor Dostoevskij
Fëdor Dostoevskij (Mosca, 1821 - San Pietroburgo, 1881) è uno dei cardini della letteratura e del pensiero ottocenteschi, portavoce di uno scavo psicologico lucido e infuocato che ha contagiato profondamente …