INTRODUZIONE
Da Ada a Brigida, da Davide a Filippo, da Osvaldo a Zoe questo libro racconta la storia di centinaia di nomi di persona e spiega l'origine e il significato dei più comuni come dei più rari. Di ogni nome è citata innanzi tutto la forma più diffusa, maschile o femminile, poi sono elencati gli alterati e i derivati dal più comune al più raro. Può essere interessante infatti sapere che Gaddo è forma abbreviata di Gherardo e che Lapo viene da Jacopo; che Fanny è diminutivo inglese per Frances o che Corinna, diminutivo di Cora, è oggi più diffuso dello stesso nome base.
SCOPERTE
In genere ognuno è interessato ad approfondire la conoscenza del proprio nome; apparirebbe infatti strano il contrario perché sarebbe un segno di disinteresse verso se stessi. Il libro presenta molti rimandi tesi a favorire la scoperta di collegamenti a prima vista insospettabili: per esempio che Lodovico, Clodoveo, Aloisio e Alvise sono stretti parenti di Luigi; che Vito e Guido hanno lo stesso significato e si sono confusi a partire dal Medioevo e che Veronica corrisponde a Berenice. Con gli esempi si potrebbe continuare molto a lungo, ma è preferibile lasciare a ciascuno la gioia della scoperta.
NON SOLO SANTI
Non sono stati presi in considerazione solo i nomi dei santi (anche se di molti di loro vengono fornite le principali notizie) né solo gli antichi nomi biblici oggi tornati tanto di moda (da Giuditta a Gioele, da Sara a Samuele, da Rachele a Simone), ma anche nomi tratti dalla mitologia greco-romana (Delia, Diana e Cinzia, per esempio, sono nomi legati all'affascinante Artemide, dea della caccia e della natura nonché personificazione della Luna) e dalle mitologie nordiche le cui storie narrano di elfi e di guerrieri arditi come lupi o come orsi (ecco svelati i significati di Rodolfo e di Bernardo). Ancora oggi sono in uso nomi che nell'antica Roma, o più tardi, nel Medioevo, venivano attribuiti allo scopo di augurare una vita lunga, felice, vittoriosa (per esempio Gaudenzio e Vincenzo), o che erano in origine dei soprannomi (Biagio e Claudio indicavano chi aveva un difetto di pronuncia o era claudicante; Elvio, Flavio e Fosco si riferivano al colore dei capelli).
Alcuni nomi sono stati resi famosi, nel bene come nel male, da grandi personaggi storici, mentre altri sono scaturiti dalla fantasia di scrittori quali l'Ariosto, Shakespeare o Swift, i quali, per i protagonisti delle loro opere, hanno utilizzato nomi dal suono gradevole e dal significato preciso (per esempio Orlando, Clorinda, Rosalinda e Vanessa).