Una storia originale del tatuaggio italiano, per capire cosa, e perché, i nostri antenati si imprimevano sulla pelle. Dai segni introdotti dalle popolazioni provenienti dalle steppe eurasiatiche a quelli legati ai primi secoli del cristianesimo, passando per il Medioevo, fino ad arrivare all’Ottocento: un viaggio nel tempo alla riscoperta di simboli e significati, arricchito da disegni originali tramandati da antropologi e folcloristi dell’Età Moderna, che ci raccontano un tatuaggio legato alla sfera delle emozioni, prima che all’estetica e alla moda. Amore e odio, sacro e profano, tormenti e speranze, desideri e disillusioni, appartenenza e distacco. Queste pagine compongono un’inattesa e seducente storia del tatuaggio in Italia. Un libro per chi tatua o per chi di tatuaggi è appassionato, ma anche per chi voglia approfondire la storia italiana e i suoi simboli attraverso una prospettiva del tutto inedita.
Fabio Brivio
Fabio Brivio classe 1972, si interessa di tatuaggi dall’età di 17 anni ed è affascinato dal significato dei segni. Una laurea in Storia Medievale e un master in Informatica e …