I motivi per cui andiamo nello spazio sono almeno tre: l’innato desiderio di conoscenza della nostra specie, la ricerca di risorse e la sopravvivenza. Ragioni profondamente umane che hanno dato il la all’incredibile stagione di esplorazioni cominciata alla metà del Novecento e a cui tuttora stiamo assistendo. Allora perché, attorno alle spedizioni spaziali, continua a esserci scetticismo? Perché mai – si domandano in molti – dovremmo esplorare pianeti aridi e inospitali? Perché non concentrarci esclusivamente sulla salute della Terra, invece che pensare a Marte? Per rispondere a queste obiezioni – e alla domanda che muove ogni pagina di questo libro: perché continuiamo e continueremo ad andare nello spazio? – Vittorio Baraldi, ingegnere aerospaziale e popolarissimo divulgatore scientifico, ci invita a staccare i piedi da terra e ad avventurarci sulla Luna, su Marte, sui satelliti di Giove e Saturno, per poi abbandonare il Sistema Solare in cerca di nuove stelle, pianeti lontani e galassie da abitare. Un libro avvincente che, oltre a riassumere brillantemente decenni di ricerche e conquiste, contribuisce a smantellare le credenze e i falsi miti che ancora circondano il mondo dei viaggi spaziali. Un manuale dello spazio che traccia una panoramica chiara, comprensibile anche ai semplici appassionati, di quello che sappiamo e non sappiamo, delle missioni che un numero crescente di Stati sta cercando di portare a compimento e di tutto quello che, al contrario, è (probabilmente) destinato a rimanere fantascienza.
«Vittorio, con passione e ironia, non ci racconta solo la storia delle missioni spaziali. Ci invita a riflettere sul futuro dell’umanità, sulle possibilità che si aprono per noi, e ci spinge a farci domande, senza paura di esplorare anche le risposte che non ci aspettiamo.» Dalla prefazione di Massimo Polidoro