Arsenio Lupin contro Herlock Sholmes
Un professore di matematica acquista presso un antiquario una graziosa scrivania da regalare alla figlia, ma il giorno dopo il mobile è sparito. Perché qualcuno si è disturbato a rubare un arredo per nulla pregiato, senza toccare altro? Forse perché lo scrittoio nascondeva al suo interno qualcosa di prezioso… il biglietto vincente della lotteria nazionale! E il biglietto è proprio nelle mani del ladro gentiluomo Arsenio Lupin, come lui stesso dichiara tramite telegramma alla stampa. Quella di Lupin è una vera e propria sfida, e la polizia pur di mettere le manette al beffardo e inafferrabile furfante ingaggia il celeberrimo investigatore britannico Sherlock Holmes! O meglio, per questioni legali, Leblanc mette in pista il suo alter ego: Herlock Sholmes. Con due personaggi di questo calibro a confronto, l’esito non è per niente scontato. Ma di certo lo spettacolo è assicurato!
«Perché io sia arrestato serve una concatenazione di circostanze talmente inverosimile, una serie di casi sfortunati così stupefacente che non contemplo questa eventualità.» «Signor Lupin, quello che non possono ottenere né le circostanze né le casualità sfavorevoli potranno la volontà e la tenacia di un uomo.» «Se la volontà e la tenacia di un altro non opporranno a questo disegno un ostacolo invincibile, signor Sholmes.» «Non esistono ostacoli invincibili, signor Lupin.» I due si scambiarono uno sguardo intenso, privo di provocazione da una parte e dall’altra, uno sguardo sereno e audace, simile al tintinnio di due lame che si incrociano, un suono chiaro e distinto. «Finalmente!» esclamò Lupin. «Siete un avversario come pochi, signor Herlock Sholmes. Ci divertiremo.»
Arthur Conan Doyle
Sir Arthur Ignatius Conan Doyle (Edimburgo, 1859 - Crowborough, 1930) fu autore molto prolifico e contribuì a fondare o reinventare generi che spaziano dal giallo al soprannaturale, dalla fantascienza al romanzo …