#1 - Fieri della Resistenza perché... perché ci dà speranza
«bisogna scrivere questi fatti, perché fra qualche
decennio una nuova rettorica patriottarda o pseudoliberale non venga a
esaltare le formazioni dei purissimi eroi: siamo quello che siamo: un
complesso di individui in parte disinteressati e in buona fede, in
parte arrivisti politici, in parte soldati sbandati che temono la
deportazione in Germania, in parte spinti dal desiderio di avventura,
in parte da quello di rapina. Gli uomini sono uomini. Bisogna cercare
di renderli migliori e a questo scopo per prima cosa giudicarli con
spregiudicato e indulgente pessimismo».
È quanto annota nel suo diario Emanuele Artom nella prima
metà del novembre 1943. La sua biografia è quella
di un giovane intellettuale ebreo, destinato a un percorso di studi
classici e di ricerca e invece travolto prima dalla bufera delle leggi
razziali del 1938, poi dalla tragedia scatenata dalla guerra mondiale.
Nel 1943 aveva 28 anni, e si affacciava alle soglie della piena
maturità. Il suo Diario testimonia questo passaggio,
intrecciando la sua vicenda autobiografica (esplorata senza veli, anche
nei risvolti più intimi) con una sorta di appuntamento con
la storia che lo portò alla decisione di andare in montagna
a fare il partigiano, in Val Pellice, nelle file delle formazioni di
Giustizia e Libertà legate al Partito d’Azione. Fu
arrestato, sfinito, durante uno dei rastrellamenti più duri,
quelli di fine marzo 1944. Fu preso con le armi in pugno, ma i nazisti
videro in lui non tanto il partigiano, quanto l’intellettuale
e l’ebreo. E si accanirono con particolare ferocia. Le
torture, il dileggio, poi, il 7 aprile, la fucilazione e la sparizione
del corpo, suggellarono il suo martirio.
Le sue parole oggi danno speranza. Quelli che diventarono partigiani
erano uomini e donne che, come tutti, avevano slanci e coraggio,
debolezze e fragilità, forza d’animo,
generosità e limiti caratteriali. Erano persone normali.
Eppure, all’appuntamento con la storia, diedero il meglio di
sé; combattendo diventarono migliori e migliorarono questo
paese.