Fabio Albertini
«Amo i tarocchi perché offrono un altro sguardo sulla realtà.» La realtà di Fabio affonda radici profonde e solide in una famiglia di principi napoletani, in una formazione economica alla Bocconi e in quindici anni da consulente aziendale. Ha i piedi per terra e un animo inquieto, capace di volare. «Ricordati sempre chi sei» gli diceva lo zio. E lui ha superato i suoi natali, i suoi cinque nomi e un destino già scritto, risalendo l’albero genealogico e sciogliendone i grovigli. L’amore per la filosofia lo ha condotto ai tarocchi, i cui simboli lo riportano al suo immaginario di bambino, ai quadri con cui è cresciuto, in una inconsapevole riconnessione con le origini. Ha cominciato a studiarli nel 2007 e con loro è iniziato un cammino che lo ha portato lontano, fino all’America Latina. Fabio è rigoroso e accogliente. Possiede una grazia lieve, una potenza affabulatoria e una curiosità intuitiva e vorace. È un maestro colto e rispettoso che non prescrive regole, ma condivide orizzonti. È un compagno di viaggio generoso che coltiva la curiosità e lo stupore. Nel 2014 ha lasciato la consulenza aziendale per dedicarsi allo studio e a LaFaviaMilano, una guest house in centro città. Oggi accoglie i suoi ospiti da tutto il mondo, insegna tarocchi ed “Energie ancestrali” per chi, come lui, vuole ripercorrere il proprio albero famigliare. Tiene corsi in presenza e online, in Italia e in Sud America. Ha un podcast (“Vaniloquio. Tarocchi e delizie”), un sito (www.fabioprospero.com) e un account Instagram (@fabioprospero) dove seguirlo. Ha insegnato yoga e continua a praticarlo con passione, medita, gioca a tennis e a beach volley. Ama chiacchierare, fare viaggi lunghissimi, ascoltare le storie degli altri. Odia gli aperitivi e la televisione, perché al liceo il professore di italiano gli disse che rovina il gusto estetico.